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Milano : Rizzoli ; Roma : Studio Uno, 2008
Abstract/Sommario: Eravamo convinti che in Italia gli operai non ci fossero più. Che dopo le ristrutturazioni dei primi anni Ottanta, quando l'introduzione della robotica nelle linee produttive aveva trasformato la fabbrica in perfetto e asettico polo tecnologico, gli operai avessero lasciato il posto a semplici controllori. Poi è arrivato il 6 dicembre 2007, a Torino, e il rogo delle acciaierie ThyssenKrupp nel quale hanno perso la vita sette persone. Sette operai. L'incantesimo si è spezzato di colpo e ...; [Leggi tutto...]
Milano : Rizzoli, 2008
Abstract/Sommario: Le morti che avvengono per incidenti sul lavoro si chiamano, in Italia, morti bianche. Bianche come il silenzio, come l'indifferenza. Come l'immediata elusione di ogni responsabilità da parte di chi impone ai lavoratori condizioni ambientali insostenibili. Si tratta di lavoratori dimenticati, di storie individuali delle quali è difficile definire il profilo. Storie bianche, vite bianche, costrette a esistere in un vuoto di diritti, facilmente rimosse dopo un breve clamore massmediale i ...; [Leggi tutto...]
Milano : Sperling & Kupfer, c2008
Abstract/Sommario: All'una circa del 6 dicembre 2007 la linea 5 dell'acciaieria ThyssenKrupp di Torino prende fuoco. In pochi istanti si scatena l'inferno. Muoiono sette operai: il primo sul colpo, l'ultimo dopo ventiquattro giorni di agonia. È una tragedia che risveglia d'improvviso la città dal sogno ebbro dei successi olimpici e che tocca nel profondo l'Italia intera, in cui le "morti bianche" hanno smesso da tempo di fare notizia. Potrebbe venire la tentazione di raccontare l'incidente come il complo ...; [Leggi tutto...]