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Elementi trovati: 18
Portogruaro : Ediciclo, 2018
Abstract/Sommario: Nel gennaio del 1947 Fiorenzo Magni venne processato per aver partecipato nel 1944, vestendo la camicia nera della Repubblica Sociale Italiana, alla battaglia di Valibona, sull'Appennino pratese, in cui cadde il comandante partigiano Lanciotto Ballerini, un mito della Resistenza toscana. Magni fu assolto grazie all'amnistia Togliatti, ma per lui non ci fu mai pace. Negli anni seguenti, nonostante gareggiasse con due mostri sacri come Coppi e Bartali, conquistandosi la fama di "Terzo uo ...; [Leggi tutto...]
Mondadori
Abstract/Sommario: In tutte le città italiane la guerra fascista combattuta "accanto" a Hitler (1940-43) viene ricordata insieme al suo opposto, la guerra antifascista combattuta "contro" Hitler (1943-45): le lapidi alla memoria dei soldati morti nelle campagne dei Balcani o disperse in Russia stanno fianco a fianco con quelle dedicate ai partigiani caduti e alle vittime dei lager. Gianni Oliva parte da questa osservazione per interrogarsi sulle ragioni per cui il nostro Paese non ha fatto i conti con il ...; [Leggi tutto...]
Torino : Bollati Boringhieri, 1999
Abstract/Sommario: Nella storia della Repubblica sociale italiana e in generale del biennio 1943-45 il Partito fascista repubblicano non è mai stato tematizzato come entità "autonoma". Tanto meno ci si è occupati delle Brigate Nere, cioè della struttura nata dalla militarizzazione del Partito e dunque strettamente legata alla guerra civile. Il lavoro, su materiale d'archivio, ha permesso di colmare i vuoti lasciati da una memorialistica che riflette solo una parte - la parte moderata - della realtà del p ...; [Leggi tutto...]
Roma ; Bari : Laterza, 2013
Abstract/Sommario: Cattivo tedesco. Barbaro, sanguinario, imbevuto di ideologia razzista e pronto a eseguire gli ordini con brutalità. Al contrario, bravo italiano. Pacifico, empatico, contrario alla guerra, cordiale e generoso anche quando vestiva i panni dell'occupante. Sono i due stereotipi che hanno segnato la memoria pubblica nazionale e consentito il formarsi di una zona d'ombra: non fare i conti con gli aspetti aggressivi e criminali della guerra combattuta dall'Italia monarchico-fascista a fianco ...; [Leggi tutto...]
Milano ; Udine : Mimesis, c2013
Abstract/Sommario: Quello dell'ausiliaria è un archetipo femminile costruito dal fascismo repubblicano e confermato dalla successiva memorialistica. Ridurre a questa formula l'adesione femminile al nazifascismo ha portato da un lato alla cancellazione delle responsabilità individuali, depoliticizzando la scelta di servire la causa della RSI e dell'occupante tedesco, dall'altro, alla rimozione di un protagonismo femminile altro. Questo volume consente invece di uscire dal quadro compatto e monolitico che ...; [Leggi tutto...]
Milano : Sperling & Kupfer, c2002
Abstract/Sommario: Sul finire dell'ottobre 2001, una telefonata da Padova conduce Giampaolo Pansa a conoscere una signora quasi ottantenne: Alba M., pediatra in pensione. Dall'incontro nasce questo libro, la storia di uno dei giovani che, nell'autunno 1943, scelsero di combattere nell'esercito della Repubblica sociale. L'autore racconta le vicende di Bruno A., uno studente di Parma scaraventato nel mattatoio della guerra civile, seguendo, giorno dopo giorno, il suo viaggio dentro l'incendio italiano. [ww ...; [Leggi tutto...]
Sperling & Kupfer
Bologna : Il Mulino, c2000
Abstract/Sommario: "Sono figlio di un morto ammazzato": questa è la "confessione" che dà avvio al libro in cui Roberto Vivarelli racconta per la prima volta, con partecipazione ma anche con stupefacente lucidità, la sua esperienza di repubblichino adolescente. Il padre di Vivarelli fu ucciso dai partigiani jugoslavi nel 1942. Alla caduta del fascismo e dopo l'8 settembre 1943, rimanere fascisti per i due figli sarà anche una questione di fedeltà all'ombra paterna. Ma dal 1948 egli avvierà una propria "ri ...; [Leggi tutto...]
Milano : Il saggiatore, 1997
Abstract/Sommario: Ponte Valtellina, 28 aprile 1945: circondata dai partigiani e raggiunta dalla notizia della morte di Mussolini, la 'colonna Vanna' si arrende. Tra gli sconfitti, che distruggono le armi per non lasciarle in mano agli alleati, il ventenne Giorgio Pisanò, già volontario della X Mas e decorato con la Croce di Ferro. 'Io fascista' è il resoconto in prima persona degli avvenimenti immediatamente precedenti e successivi a questa data. Dalla ritirata nel 'ridotto alpino' valtellinese, quando ...; [Leggi tutto...]