Monografia a stampa
Huston, Nancy
Milano : Excelsior 1881, c2008
Abstract/Sommario: Autori come Kundera, Houellebecq ed Jelinek appartengono alla corrente di pensiero "cinico" secondo il quale ogni azione umana, e ogni speranza, è votata al fallimento, per cui sarebbe meglio suicidarsi all'istante, o, in subordine, scrivere. Sono i cosiddetti «nichilisti contemporanei», contraltare degli «utopisti», altrettanto accaniti nel propinarci la favola di un radioso avvenire. In realtà i due atteggiamenti sono complementari e complici. Sia che si fondino sul "tutto" che sul " ...; [Leggi tutto...]
Autori come Kundera, Houellebecq ed Jelinek appartengono alla corrente di pensiero "cinico" secondo il quale ogni azione umana, e ogni speranza, è votata al fallimento, per cui sarebbe meglio suicidarsi all'istante, o, in subordine, scrivere. Sono i cosiddetti «nichilisti contemporanei», contraltare degli «utopisti», altrettanto accaniti nel propinarci la favola di un radioso avvenire. In realtà i due atteggiamenti sono complementari e complici. Sia che si fondino sul "tutto" che sul "niente", la loro struttura è identica. Ma ciò che più conta, soprattutto per il successo, è il carattere assoluto, che fa piazza pulita di ogni sfumatura. Quella sfumatura che, scriveva George Sand, "è lo scopo dell'arte". Aumenta così lo scarto tra ciò che predichiamo di voler vivere (ossia il politicamente corretto) e ciò che consumiamo come cultura (solitudine, disperazione, trasgressione, violenza). Una vera e propria schizofrenia, che certamente ha dei maestri, a discapito dell'arte e dell'individuo