Monografia a stampa
Battistutta, Luigina
Treviso : Santi Quaranta, 2008
Abstract/Sommario: Luigina Battistutta è umanissima: attraversa la regione Giulia e il Friuli che fu asburgico con orma tenue e affettuosa: inizia il suo "viaggio antropologico" da Trieste e Muggia, si sofferma sulle alture petrose e ardenti del Carso, tocca Gorizia, Gradisca, Cormons con il suo territorio vinicolo del Collio, il lago di Doberdò; scende a Monfalcone e alla foce del fiume Timavo, dopo essere salita alle smeraldine sorgenti dell'Isonzo Alla fine s'incanta dinanzi all'isola d'oro di Grado. ...; [Leggi tutto...]
Luigina Battistutta è umanissima: attraversa la regione Giulia e il Friuli che fu asburgico con orma tenue e affettuosa: inizia il suo "viaggio antropologico" da Trieste e Muggia, si sofferma sulle alture petrose e ardenti del Carso, tocca Gorizia, Gradisca, Cormons con il suo territorio vinicolo del Collio, il lago di Doberdò; scende a Monfalcone e alla foce del fiume Timavo, dopo essere salita alle smeraldine sorgenti dell'Isonzo Alla fine s'incanta dinanzi all'isola d'oro di Grado. Le sue fiabe e leggende s'accendono appena d'una fiamma etnografica popolare: infatti sono poco nordiche, lontane dall'orrido; risplendono per lo più di colori pastello o di una levità che le alza a una luce aurorale. Esse hanno le persone come protagonisti, abbozzate con serenità e saggezza psicologica; naturalmente si affollano di animali e di esseri meravigliosi mentre le atmosfere sono soffuse, appena rosate, ma l'autrice non nasconde le radici della verità e della vita