Monografia a stampa
Ruiz-Domènec, José Enrique
Torino : Einaudi, c2008
Abstract/Sommario: Il motto che guidò l'esistenza di Consalvo di Cordova fu sempre "costruire e rinnovare"; un obiettivo condiviso da alcuni importanti esponenti del clan degli Enriquez, fra i quali spiccarono per ingegno la regina Giovanna di Napoli e il re Ferdinando d'Aragona. Due principi a capo di poderosi apparati che ricercarono il modo di rinnovare lo Stato o che si facevano strada con complessi intrighi diplomatici; due principi impeccabili nella loro assoluta fede nei valori della modernità, in ...; [Leggi tutto...]
Il motto che guidò l'esistenza di Consalvo di Cordova fu sempre "costruire e rinnovare"; un obiettivo condiviso da alcuni importanti esponenti del clan degli Enriquez, fra i quali spiccarono per ingegno la regina Giovanna di Napoli e il re Ferdinando d'Aragona. Due principi a capo di poderosi apparati che ricercarono il modo di rinnovare lo Stato o che si facevano strada con complessi intrighi diplomatici; due principi impeccabili nella loro assoluta fede nei valori della modernità, in anticipo di una o due generazioni sulla propria, Presero a narrarne la vita e le gesta. Iniziava così l'elaborazione del mito. Venne gettata luce su singoli dettagli nel comportamento di Consalvo durante la guerra di Granada o le campagne d'Italia. Il mito sorse da quegli stessi racconti e con una precisa intenzionalità politica. La passione moderna per la costruzione di un mondo si sovrappose al destino della tragedia classica, per poi saldarsi con gli interessi dell'Impero spagnolo e degli Asburgo.