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Roma : Castelvecchi, 2019
Abstract/Sommario: Depistaggi istituzionali, perizie tecniche compiacenti e sentenze pilatesche hanno nascosto per decenni la natura dolosa dell'incidente aereo che il 27 ottobre 1962 uccise il fondatore dell'Eni: un omicidio deciso dalle Sette Sorelle del cartello petrolifero che Mattei aveva osato sfidare, e dai governi dei Paesi che mal tolleravano le sue inclinazioni terzomondiste e neutraliste e le aperture commerciali, in piena Guerra Fredda, all'Unione Sovietica. Tocca a Cosa Nostra e a importanti ...; [Leggi tutto...]
Bologna : Il Mulino, 2001
Abstract/Sommario: L'Italia del 1945 era in condizioni talmente disastrate da far supporre una sua dipendenza economica di lunga durata, e forse irreversibile: nella classifica internazionale delle potenze industriali, il nostro paese allora non occupava alcun posto, era semplicemente fuori. In questa situazione che appariva senza prospettive entrò in scena Enrico Mattei, nominato dal Cln il 28 aprile 1945 commissario straordinario dell'Agip. Ex capo dei partigiani cattolici nel giro di 15 anni mise in p ...; [Leggi tutto...]
Milano : A. Mondadori, 2004
Abstract/Sommario: Il 27 ottobre 1962, a Bascapè, a una ventina di chilometri da Milano, cade l'aereo su cui viaggia il presidente dell'Eni Enrico Mattei, una delle figure più rappresentative e controverse del dopoguerra. La sua morte è uno dei "grandi misteri" dell'Italia contemporanea, ma, se spesso si è parlato della tragica scomparsa di Mattei, poco si è detto della sua vicenda personale e della sua parabola politica. In questo libro Carlo Maria Lomartire presenta un ritratto complessivo - al di là ...; [Leggi tutto...]
Matelica : Halley, stampa 2006
Abstract/Sommario: Giuseppe Accorinti, quarantanni all'interno dell'ENI, racconta con voce vicina e sincera Enrico Mattei per come lo ha conosciuto in Azienda e cioè grande leader e manager: quel modo di fare impresa dello Stato che fu chiamato "cultura ENI". "Mattei, il Principale, perché lui non era solo il grande Capo al quale tutto e tutti facevano riferimento - lo era, accidenti se lo era - ma era soprattutto il Principale perché oltreché comandare, lavorava con noi (...) lo sentivamo partecipe del ...; [Leggi tutto...]