Monografia a stampa
De Cataldo, Giancarlo
Roma : Manifestolibri, c1992
Abstract/Sommario: Si fa presto a dire carcere. Sotto gli occhi di Giancarlo De Cataldo, scrittore con vocazione di giallista e giovane magistrato che varca "quel" portone armato di buonissime e democratiche intenzioni, il carcere si rivela ben presto un infernaccio dove, ahimé, nessuno o quasi vuole farsi redimere. Tantomeno da lui, "giudice di sorveglianza", vale a dire custode depositario dei diritti civili dei carcerati, ultimo di rango tra i notabili, destinato ben presto a veder confliggere la dura ...; [Leggi tutto...]
Si fa presto a dire carcere. Sotto gli occhi di Giancarlo De Cataldo, scrittore con vocazione di giallista e giovane magistrato che varca "quel" portone armato di buonissime e democratiche intenzioni, il carcere si rivela ben presto un infernaccio dove, ahimé, nessuno o quasi vuole farsi redimere. Tantomeno da lui, "giudice di sorveglianza", vale a dire custode depositario dei diritti civili dei carcerati, ultimo di rango tra i notabili, destinato ben presto a veder confliggere la dura lezione con le volontà riformatrici e libertarie che insiste tenacemente a perseguire. Tra errori, equivoci, beffe e un solido, sorridente pessimismo della ragione, e con l'aria di raccontare una serie di suggestive "storie di vita", in brevi capitoli che si leggono d'un fiato, De Cataldo costruisce in realtà una sorta di antimanuale della giustizia italiana: ovvero tutto quello che lo stato e la società civile non devono fare, se vogliono cambiare le regole del gioco.