Monografia a stampa
Giacopini, Vittorio
Milano : A. Mondadori, 2008
Abstract/Sommario: "Tra i grandi campioni, Fischer è praticamente l'unico che non accetta i termini della sfida imposti in modo ricattatorio dalla storia e li ribalta completamente, senza remore." Bobby sembra aver racchiuso nella sua vita, nei suoi gesti clamorosi, nel suo lunghissimo silenzio, l'essenza stessa del gioco più intelligente e violento che esista. Diventato, dopo la famosa vittoria contro Spassky, l'"eroe americano" per eccellenza, Fischer era l'uomo più irregolare che si possa immaginare. ...; [Leggi tutto...]
"Tra i grandi campioni, Fischer è praticamente l'unico che non accetta i termini della sfida imposti in modo ricattatorio dalla storia e li ribalta completamente, senza remore." Bobby sembra aver racchiuso nella sua vita, nei suoi gesti clamorosi, nel suo lunghissimo silenzio, l'essenza stessa del gioco più intelligente e violento che esista. Diventato, dopo la famosa vittoria contro Spassky, l'"eroe americano" per eccellenza, Fischer era l'uomo più irregolare che si possa immaginare. Eccentrico, ribelle, la sua vita fu più emozionante di qualsiasi romanzo, ma anche la più esposta ai luoghi comuni, alle formule falsamente ammirative e agli insulti altrettanto stereotipi: il genio maledetto e il rinnegato, l'eroe della guerra fredda e il traditore. Frasi fatte che non si acquietarono neanche quando il campione decise di ritirarsi dal mondo sigillandosi nell'impenetrabile silenzio di Reykjavik, dove con l'ultimo rifiuto si è sottratto alle cure lasciandosi morire.