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Pordenone : Biblioteca dell'Immagine, 2016
Abstract/Sommario: In una Venezia dove convivono razze, fedi, mestieri, tipi umani e stili di vita diversi, il Ghetto rappresenta un singolare universo limitato nello spazio ma affollato nelle situazioni. All'inizio lo abitano in 700 persone, ma già un secolo dopo sono diventate quasi 5mila: una media di due metri quadrati a testa. Il che dà vita a un'edilizia che altera lo sky-line di Venezia: le case arrivano fino a sette piani. Dentro quel ristretto recinto di poche migliaia di metri quadri le convive ...; [Leggi tutto...]
Bologna : il Mulino, c2014
Abstract/Sommario: Esplorare la geografia degli insediamenti ebraici in Italia significa percorrere quasi duemila anni di storia, imbattendosi in presenze ora sradicate per sempre, ora interrotte ma ripristinate dopo secoli, ora rimaste quasi immutate. Si comincia con le giudecche, i quartieri aperti dove gli ebrei si mescolavano ai cristiani, senza limitazioni, per arrivare ai ghetti, ovvero i quartieri chiusi da mura e portoni in cui gli ebrei vissero la loro separatezza fino ai tempi moderni.
Venezia : Codess Cultura, 2005
Venezia : Codess Cultura Editore, 2005
Firenze : Giuntina, c2010
Abstract/Sommario: Marek Edelman, il leggendario vicecomandante dell’insurrezione del ghetto di Varsavia da poco scomparso, racconta a Hanna Krall le sue esperienze di combattente e quelle di cardiologo a guerra finita. I due racconti sono strettamente intrecciati perché in fondo, in entrambi i casi, si trattava di arrivare prima del Signore Iddio.
«Nella clinica dove ho lavorato in seguito c’era una grandissima palma. A volte mi fermavo lì sotto e davanti vedevo le sale dove stavano ricoverati i miei p ...; [Leggi tutto...]
«Nella clinica dove ho lavorato in seguito c’era una grandissima palma. A volte mi fermavo lì sotto e davanti vedevo le sale dove stavano ricoverati i miei p ...; [Leggi tutto...]
Milano : Mondadori, 2001
Abstract/Sommario: I "bambini nascosti": sono così stati definiti gli ebrei che durante l'Olocausto avevano meno di 14 anni e che sono miracolosamente sopravvissuti. A questa generazione appartiene Roma Ligocka, ebrea polacca, che in una Cracovia messa a ferro e fuoco dai tedeschi riesce a scampare alle persecuzioni razziali e alla guerra. Non fa quasi a tempo a sfuggire all'orrore nazista che già si trova ad affrontarne un altro: il comunismo. All'inizio la entusiasmano i suoi principi egualitari, ma pr ...; [Leggi tutto...]
Palermo : Sellerio, c2009
Abstract/Sommario: "C'è uno spreco e un cattivo uso delle parole e delle analogie, quando si parla della Shoah: un impiego della retorica che privilegia la metafora a scapito della vita e delle vite. Si dimentica, o si ignora, che anche nel ghetto ci si innamorava, si litigava, si faceva politica, si sognava. Si sperava in un avvenire, addirittura. Si dimentica quello che Marek Edelman, un uomo che ha visto andare verso la morte quasi 500000 persone, ama ripetere: la vita viene prima di ogni altra cosa. ...; [Leggi tutto...]
Venezia : Marsilio, c1998
Abstract/Sommario: Michel Mazor nacque a Kiev da famiglia ebraica. Diventato avvocato lasciò la Russia negli anni della guerra civile e si stabilì a Varsavia. Catturato nel corso di un rastrellamento e destinato al campo di concentramento di Treblinka, alla fine del 1942 Mazor riuscì a fuggire dal carro bestiame in cui era stato rinchiuso e, ritornato a Varsavia, sopravvisse sotto falso nome. [www.biblioteche.leggeresrl.it]
Torino : Bollati Boringhieri, 2008
Abstract/Sommario: Un comandante partigiano polacco, appartenente alle formazioni non comuniste, e per questo rinchiuso dopo la guerra in prigione, condivise per 255 giorni la cella con uno dei più efferati carnefici nazisti: il generale delle SS Jürgen Stroop, organizzatore dello sterminio di 550.000 ebrei galiziani e di 71000 prigionieri del ghetto di Varsavia. Moczarski ricorda che Stroop si abbandonò, giorno dopo giorno, a un racconto dettagliato della sua storia personale e delle sue "azioni di guer ...; [Leggi tutto...]
Milano : Mondadori Electa, 2016
Abstract/Sommario: Varsavia, oggi. Teodor sogna di fare lo street artist ma ha un rapporto difficile con suo padre che non condivide le sue aspirazioni artistiche. Neppure con iI nonno Jakub, che da qualche tempo vive in casa con loro, i rapporti sono semplici: il vecchio è silenzioso, a tratti scorbutico, con quel barattolo che si porta sempre appresso quasi fosse un prezioso cimelio. Un giorno il nonno sparisce e il nipote lo ritrova ore dopo seduto con aria assente davanti al memoriale dei deportati. ...; [Leggi tutto...]