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Milano : A. Mondadori, 2001
Abstract/Sommario: Arrigo Petacco rivisita l'intera campagna dell'Africa settentrionale. Una campagna che, sia nel primo periodo (giugno 1940-febbraio 1941) quando venne condotta dalle sole forze italiane, sia in quello successivo, fino al marzo 1943, quando l'apporto tedesco fu determinante, assorbì più di ogni altra l'attenzione degli italiani e assunse nell'immaginario collettivo nazionale una sentimentale priorità.
Gorizia : LEG, c2002
Abstract/Sommario: Tra il 1940 e il 1943 le forze italo-tedesche dell'Asse e l'8ª Armata britannica si affrontarono nel deserto dell'Africa settentrionale, un corridoio sabbioso di 1.6000 km tra El Alamein e Tripoli, limitato a nord dalla costa del Mediterraneo e a sud dalla catena di dune del Mare di Sabbia e dalla palude salmastra della Depressione di Quattara. Sul margine meridionale della Depressione, impraticabile per i mezzi corazzzati e per gran parte dei veicoli pesanti, si estendeva il vasto e a ...; [Leggi tutto...]
Milano : Medusa Home Entertainment, [2003?]
Abstract/Sommario: La disfatta italiana in Africa del 1942 nella battaglia di El Alamein, in Egitto, quando l'esercito italo-tedesco fu decimato dalle truppe inglesi del generale Montgomery. Le storie personali di alcuni soldati italiani, l'impreparazione, la sofferenza e la paura di un esercito male equipaggiato.
Milano : Garzanti, 1971
Milano : Longanesi, c2011
Abstract/Sommario: Da settant'anni El Alamein è un grido che risuona nei cuori e nelle menti d'Italia. Per i ragazzi dell'Ariete, della Trento, della Folgore, della Trieste, della Littorio, della Bologna, della Brescia, della Pavia, del 4° e del 50° stormo d'assalto rappresentò l'appuntamento con un destino ingrato, da ciascuno onorato al meglio. A mandarli al massacro furono la sanguinaria follia del duce e il tradimento degli ammiragli: Mussolini, nel '41 e nel '42, preferì inviare undici divisioni e i ...; [Leggi tutto...]
Roma : Donzelli, c2002
Abstract/Sommario: La «passione» di El Alamein non è fatta di alcun compiacimento guerresco, non si alimenta del mito politico della ricerca di un primato o di una egemonia. Ha piuttosto qualcosa che unifica identità, senso del dovere e pietas cristiana: un sentimento dignitoso e doloroso della guerra e della sconfitta che si tiene lontano dal disfattismo ma non cede mai alla tentazione dell'eroismo. Di scienza militare, di tattica, di manovre, nel diario c'è molto poco. C'è piuttosto la guerra nella sua ...; [Leggi tutto...]