Monografia a stampa
Scaldaferro, Franco Marco
Vicenza : Neri Pozza, 1996
Abstract/Sommario: E' la storia di una piccola industria e di tre generazioni che l'hanno desiderata, fatta nascere e cresciuta con la generosa cocciutaggine e quel tanto di aridità e durezza che richiede qualunque iniziativa vitale. Il racconto è fatto dall'esponente dell'ultima generazione, stanco ma non pentito di queste virtù. Dunque una storia di contenuto economico ma l'autore non è soprattutto "homo oeconomicus". E' "l'homo artifex", che porta da sempre in sé la nostalgia della felice povertà e de ...; [Leggi tutto...]
E' la storia di una piccola industria e di tre generazioni che l'hanno desiderata, fatta nascere e cresciuta con la generosa cocciutaggine e quel tanto di aridità e durezza che richiede qualunque iniziativa vitale. Il racconto è fatto dall'esponente dell'ultima generazione, stanco ma non pentito di queste virtù. Dunque una storia di contenuto economico ma l'autore non è soprattutto "homo oeconomicus". E' "l'homo artifex", che porta da sempre in sé la nostalgia della felice povertà e dell'indipendenza dello scrittore. E ora si trova tale proprio raccontando questa che è stata più che una scalta un'eredità ineludibile. Lo scrittore-industriale ha al suo attivo solo un altro libro di racconti, e questo romanzo scritto in età non certo senile, ma ormai saggia. E tutto spira saggezza anche se non ne ha l'aria. L'autore ha la qualità tutta veneziana di prendere poco sul serio se stesso, le sue pene e le frustrazioni, come vede il mondo, così vede se stesso con gli occhi del mondo. Di qui il suo stile liquido e cangiante, lirico e sornione, disincantato e schietto. Letteratura accattivante, uno di quei testi che, rari oggi, non si leggono, ma si rileggono. (E. Mandruzzato)