Monografia a stampa
Corà, Bruno
Torino : Testo &e immagine, 2003
Abstract/Sommario: A partire dagli anni Sessanta, Daniel Buren ha posto in essere un proprio iter creativo per l'elaborazione di opere che hanno avuto effetti dirompenti e rivoluzionari rispetto alle nozioni che accompagnavano l'identità dell'opera d'arte pittorica e plastica. Il suo lavoro, dialettico ai luoghi e alle realtà presenti, risulta incisivamente denotativo di ogni spazio e contesto in cui si colloca, spesso rilevandone insieme alle proprietà e qualità i limiti stessi. Nel corso di circa quara ...; [Leggi tutto...]
A partire dagli anni Sessanta, Daniel Buren ha posto in essere un proprio iter creativo per l'elaborazione di opere che hanno avuto effetti dirompenti e rivoluzionari rispetto alle nozioni che accompagnavano l'identità dell'opera d'arte pittorica e plastica. Il suo lavoro, dialettico ai luoghi e alle realtà presenti, risulta incisivamente denotativo di ogni spazio e contesto in cui si colloca, spesso rilevandone insieme alle proprietà e qualità i limiti stessi. Nel corso di circa quarant'anni di lavoro artistico, Buren ha introdotto un'articolata declinazione di modalità storico-plastiche spesso rivolte alla trasformazione e configurazione di spazi privati, museali o pubblici, sotto la concezione del cosiddetto travaii in situ, nel quale affronta aspetti connessi alla percezione, al disegno, alla forma, al colore, allo spazio di determinati luoghi. La sua arte si annuncia sin dall'esordio in stretta relazione con i luoghi della vita quotidiana, mediante opere non inerti, ma vincolate alla fruizione diretta. Nella mostra tributatagli dal Centre Pompidou nell'estate del 2002, quasi tutti i modi della sua azione hanno trovato espli-citazione in un'estrema realizzazione in situ in 71 spazi contigui appositamente costruiti.
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