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  • Soggetto: Campi di concentramento tedeschi - Auschwitz <Narrativa>
Elementi trovati: 17
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Copertina  Il bambino con il pigiama a righe : una favola
Bambini (7-10 anni) Bambini (7-10 anni)
boyne, john
Il bambino con il pigiama a righe : una favola / di John Boyne ; traduzione di Patrizia Rossi
Milano : Fabbri, 2006
Abstract/Sommario: La storia del bambino con il pigiama a righe è difficile da descrivere in poche parole. Di solito in copertina diamo alcuni indizi, ma in questo caso siamo convinti che farlo sciuperebbe la lettura. E importante invece che cominciate a leggere questo libro senza sapere di che cosa parla. Farete un viaggio con un bambino di nove anni che si chiama Bruno. (Ma questo non è un libro per bambini di nove anni.) E presto o tardi arriverete con Bruno davanti a un recinto. Recinti come questi e ...; [Leggi tutto...] La storia del bambino con il pigiama a righe è difficile da descrivere in poche parole. Di solito in copertina diamo alcuni indizi, ma in questo caso siamo convinti che farlo sciuperebbe la lettura. E importante invece che cominciate a leggere questo libro senza sapere di che cosa parla. Farete un viaggio con un bambino di nove anni che si chiama Bruno. (Ma questo non è un libro per bambini di nove anni.) E presto o tardi arriverete con Bruno davanti a un recinto. Recinti come questi esistono in tutto il il mondo. Speriamo che voi non dobbiate mai varcare un recinto del genere. John Boyne è nato in Irlanda nel 1971 e vive a Dublino. Ha precedentemente scritto romanzi per adulti, questo è il suo primo romanzo per ragazzi.
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    Copertina  Il bambino con il pigiama a righe [Cofanetto] : un libro di John Boyne, un film di Mark Herman
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    herman, mark
    Il bambino con il pigiama a righe [Cofanetto] : un libro di John Boyne, un film di Mark Herman
    Milano : Rizzoli, 2009
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      Copertina  Il bambino con il pigiama a righe
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      boyne, john
      Il bambino con il pigiama a righe / John Boyne ; [traduzione di Patrizia Rossi]
      Milano : Rizzoli, 2009
      Abstract/Sommario: L'amicizia con Shmuel guida il piccolo Bruno, coccolato rampollo di un ufficiale del Reich, in un viaggio sconvolgente, dall'ingenuità del'infanzia alla più cruda delle realtà
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        Copertina  Il dodicesimo quaderno : gli 83 giorni di Etty Hillesum ad Auschwitz
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        bovo, giuseppe
        Il dodicesimo quaderno : gli 83 giorni di Etty Hillesum ad Auschwitz / Giuseppe Bovo ; postfazione di Nadia Neri
        Molfetta (Ba) : La meridiana, c2009
        Abstract/Sommario: Il 9 settembre 1943 dall'Olanda giungono al campo di Auschwitz-Birkenau 987 ebrei provenienti da Westerbork. Tra di loro c'è anche Etty Hillesum. Dopo la selezione effettuata all'arrivo di ogni treno, sono internati nel campo 187 uomini e 105 donne. Le altre 695 persone giunti con lei sul treno sono subito fatte passare per le camere a gas; tra questi, il padre e la madre di Etty. Lei, invece, è giovane, può lavorare, ma Birkenau, succursale femminile di Auschwitz, è un inferno. La med ...; [Leggi tutto...] Il 9 settembre 1943 dall'Olanda giungono al campo di Auschwitz-Birkenau 987 ebrei provenienti da Westerbork. Tra di loro c'è anche Etty Hillesum. Dopo la selezione effettuata all'arrivo di ogni treno, sono internati nel campo 187 uomini e 105 donne. Le altre 695 persone giunti con lei sul treno sono subito fatte passare per le camere a gas; tra questi, il padre e la madre di Etty. Lei, invece, è giovane, può lavorare, ma Birkenau, succursale femminile di Auschwitz, è un inferno. La media del tempo di sopravvivenza dei detenuti nei campi di lavoro era di tre mesi. Etty morira' 83 giorni dopo il suo arrivo, il 30 novembre 1943. Nel corso dei suoi ultimi 83 giorni di vita Etty forse ha scritto qualcosa, ha certamente pensato molto e, se avesse potuto, avrebbe messo su carta le proprie riflessioni, come aveva fatto fino ad allora con il suo diario. - "Il dodicesimo quaderno" 1) Voto del lettore: 4/5. Commento: Meditazione sull'Eterno che fa dimenticare la "finzione" narrativa tanto sembra sgorgare come autentica pagina di Etty H.
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          Copertina  Dovrei essere fumo
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          fogli, patrick
          Dovrei essere fumo / Patrick Fogli
          Milano : Piemme, 2014
          Abstract/Sommario: Emile è nato a Parigi ed è ebreo da chissà quante generazioni. Non ricorda il giorno in cui ha iniziato ad avere paura, ma da quel giorno non ha più smesso. Quando è arrivato ad Auschwitz, nel settembre del 1942, non immaginava che sopravvivere a quell'inferno sarebbe stato peggio che morirci. Alberto ha iniziato una nuova vita. Il suo passato nei servizi segreti è ormai alle spalle, per quanto possa esserlo un'esistenza di quel tipo. Perché lui è il migliore, e qualcuno se n'è accorto ...; [Leggi tutto...] Emile è nato a Parigi ed è ebreo da chissà quante generazioni. Non ricorda il giorno in cui ha iniziato ad avere paura, ma da quel giorno non ha più smesso. Quando è arrivato ad Auschwitz, nel settembre del 1942, non immaginava che sopravvivere a quell'inferno sarebbe stato peggio che morirci. Alberto ha iniziato una nuova vita. Il suo passato nei servizi segreti è ormai alle spalle, per quanto possa esserlo un'esistenza di quel tipo. Perché lui è il migliore, e qualcuno se n'è accorto, tanto da offrirgli un incarico inatteso: la sorveglianza di un uomo molto anziano e molto ricco la cui vita è in pericolo, e non solo per il cancro che lo sta consumando. A unire le loro storie un quaderno azzurro, a cui è affidata una verità che non tutti hanno il coraggio di guardare in faccia. E un'ossessione, che rende schiavi in attesa di poter rendere liberi. Un romanzo sulla vendetta e sul perdono. Che non sempre sono sulle facce opposte della medaglia.
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            Copertina  Essere senza destino
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            kertesz, imre
            Essere senza destino / Imre Kertész ; traduzione di Barbara Griffini
            Milano : Feltrinelli, 2007
            Abstract/Sommario: Gyurka non ha ancora compiuto quindici anni, quando una sera deve salutare il padre costretto a partire per l'Arbeitsdienst. Alla domanda perché agli ebrei venga riservato un simile trattamento, il ragazzo rifiuta di condividere la risposta religiosa, "questo è il volere di Dio". Perché dovrebbe esserci un senso in tutto questo? Poco dopo Gyurka viene arruolato al lavoro forzato presso la Shell, e da lì, un giorno, senza spiegazione, viene costretto a partire per la Germania. La voglia ...; [Leggi tutto...] Gyurka non ha ancora compiuto quindici anni, quando una sera deve salutare il padre costretto a partire per l'Arbeitsdienst. Alla domanda perché agli ebrei venga riservato un simile trattamento, il ragazzo rifiuta di condividere la risposta religiosa, "questo è il volere di Dio". Perché dovrebbe esserci un senso in tutto questo? Poco dopo Gyurka viene arruolato al lavoro forzato presso la Shell, e da lì, un giorno, senza spiegazione, viene costretto a partire per la Germania. La voglia di crescere, di vedere e imparare, l'impulso vitale di questo ragazzo sono così marcati e prorompenti, che la sua "ratio" trova sempre una buona ragione perché le cose avvengano proprio in quel modo e non in un altro.
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              Copertina  Il farmacista di Auschwitz
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              schlesak, dieter
              Il farmacista di Auschwitz / Dieter Schlesak ; [traduzione dal tedesco di Tomaso Cavallo ; prefazione di Claudio Magris]
              Milano : Garzanti, 2009
              Abstract/Sommario: "Victor Capesius era farmacista a Sighisoara, buon vicino di casa della famiglia Schlesak. Una fotografia del 1929 lo mostra sorridente in uno stabilimento balneare della cittadina, con alcuni conoscenti. Anni dopo, Capesius si trova ad Auschwitz, a inviare tanti di questi suoi vicini nella camera a gas, selezionandoli personalmente e dicendo loro di spogliarsi per andare a prendere un bagno. Dalla farmacia del Lager distribuisce le dosi dello Zyklon B, il gas letale. L'idillio di prov ...; [Leggi tutto...] "Victor Capesius era farmacista a Sighisoara, buon vicino di casa della famiglia Schlesak. Una fotografia del 1929 lo mostra sorridente in uno stabilimento balneare della cittadina, con alcuni conoscenti. Anni dopo, Capesius si trova ad Auschwitz, a inviare tanti di questi suoi vicini nella camera a gas, selezionandoli personalmente e dicendo loro di spogliarsi per andare a prendere un bagno. Dalla farmacia del Lager distribuisce le dosi dello Zyklon B, il gas letale. L'idillio di provincia diviene il più atroce e fetido mattatoio della storia, i commensali di liete tavolate domenicali nelle colline transilvane si dividono in assassini e assassinati, il familiare nido di provincia cova le uova di mostri. Capesius, condannato a nove anni di carcere, è poi vissuto e morto serenamente.
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                Copertina  Gemelle imperfette
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                konar, affinity
                Gemelle imperfette : romanzo / di Affinity Konar ; traduzione di Elisa Banfi
                Milano : Longanesi, c2017
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                  Copertina  La libertà ha i tuoi occhi
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                  Balson, Ronald H.
                  La libertà ha i tuoi occhi / Ronald H. Balson ; traduzione di Roberta Scarabelli
                  Milano : Garzanti 2019
                  Abstract/Sommario: Polonia, 1943. Il treno corre veloce senza fermarsi. A bordo, la giovane Lena e l'amica Karolina sentono solo il rumore delle rotaie che rompe il silenzio assoluto degli altri passeggeri. Dentro di loro, sanno che là dove sono dirette non c'è via di scampo. Auschwitz è la notte della guerra. Una lunga notte che non lascia intravedere neanche una flebile luce. Ma forse un timido bagliore di speranza c'è. Ed è di salvare le gemelle di Karolina che, su quello stesso treno, si tengono stre ...; [Leggi tutto...] Polonia, 1943. Il treno corre veloce senza fermarsi. A bordo, la giovane Lena e l'amica Karolina sentono solo il rumore delle rotaie che rompe il silenzio assoluto degli altri passeggeri. Dentro di loro, sanno che là dove sono dirette non c'è via di scampo. Auschwitz è la notte della guerra. Una lunga notte che non lascia intravedere neanche una flebile luce. Ma forse un timido bagliore di speranza c'è. Ed è di salvare le gemelle di Karolina che, su quello stesso treno, si tengono strette a loro piene di paura. Si tratta di una scelta impossibile per una madre, ma è l'unico modo di eludere un destino ingiusto: abbandonare le bambine. Anche se questo significa non rivederle mai più. Da allora sono passati anni, eppure Lena, ormai ottantottenne, non ha mai dimenticato l'istante che ha cambiato tutto. Ha provato a rifarsi una vita, a lasciarsi alle spalle il passato. Senza riuscirci. E adesso sente che è arrivato il momento di rintracciare le gemelle. Di dimostrare a Karolina che il suo sacrificio non è stato vano. Così, si affida all'investigatore Liam Taggart e all'avvocato Catherine Lockart, gli unici disposti a darle una mano, a patto che lei racconti loro tutta la storia. Benché sia convinta di fare la cosa giusta, Lena non riesce a essere sincera con chi potrebbe esaudire il suo desiderio più grande. Perché il suo cuore nasconde un segreto che non ha mai osato confessare e che ora tocca proprio a Liam e Catherine portare alla luce: è il solo modo che hanno per offrire a Lena l'aiuto che cerca.
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                    Copertina  La notte più buia
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                    held, monika
                    La notte più buia / Monika Held ; traduzione di Riccardo Cravero ; postfazione di Margarete Mitscherlich
                    Vicenza : Neri Pozza, c2013
                    Abstract/Sommario: È il 5 giugno 1964, un torrido venerdì d'estate, quando Lena incontra per la prima volta Heiner Rosseck all'interno del tribunale di Francoforte. Terminate le ultime traduzioni e lasciato il suo angusto ufficio senza finestre, sta per guadagnare l'uscita, con il pensiero rivolto già a come svagarsi con una nuotata all'aperto, un film al cinema o magari un bicchiere di vino, quando lo vede: un uomo alto e smagrito sul punto di scivolare a terra lungo una parete. Il tempo di sorreggerlo ...; [Leggi tutto...] È il 5 giugno 1964, un torrido venerdì d'estate, quando Lena incontra per la prima volta Heiner Rosseck all'interno del tribunale di Francoforte. Terminate le ultime traduzioni e lasciato il suo angusto ufficio senza finestre, sta per guadagnare l'uscita, con il pensiero rivolto già a come svagarsi con una nuotata all'aperto, un film al cinema o magari un bicchiere di vino, quando lo vede: un uomo alto e smagrito sul punto di scivolare a terra lungo una parete. Il tempo di sorreggerlo e di chiedergli "Sta bene?" che apprende la sua drammatica storia. Heiner Rosseck da Vienna, giunto nelle fredde aule del tribunale di Francoforte per testimoniare al processo contro i crimini nazisti di Auschwitz in cui è stato prigioniero. Rosseck, il sopravvissuto, appena sottoposto a un estenuante interrogatorio sul ruolo, le responsabilità e le azioni di due imputati, Kehr e Kaduk, i peggiori aguzzini del campo di prigionia. "Dove è successo, signor Rosseck? In quale giorno? Da che distanza ha assistito all'esecuzione? Ricorda se pioveva? Se c'era la neve?" Riandare a quei terribili giorni significa, per Heiner, riaprire ferite atroci e mai rimarginate. Ma il problema non è questo. Il problema è rispondere con precisione, con lucidità, senza tradire la memoria, senza contraddirsi. Come può, tuttavia, restituire con freddezza la notte buia che ha vissuto? E riportare alla parola lo sterminato orrore che ha visto? Come può, infine, farsi capire se lui parla una lingua diversa dagli altri?
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