Lettere a Camondo

Torino : Bollati Boringhieri, c2021

Abstract/Sommario: Conosciuti come «i Rothschild dell'Est», i Camondo, ebrei di origine italiana ma provenienti da Istanbul, abitavano a Parigi in rue de Monceau, a pochi portoni di distanza dagli Ephrussi, la famiglia di Edmund de Waal, indimenticabile protagonista di "Un'eredità di avorio e ambra". Come gli Ephrussi, anche i Camondo erano esponenti dell'alta società della Belle Époque parigina che da stimati collezionisti e filantropi divennero bersagli dell'antisemitismo. Grande amante della bellezza ...; [leggi tutto] Conosciuti come «i Rothschild dell'Est», i Camondo, ebrei di origine italiana ma provenienti da Istanbul, abitavano a Parigi in rue de Monceau, a pochi portoni di distanza dagli Ephrussi, la famiglia di Edmund de Waal, indimenticabile protagonista di "Un'eredità di avorio e ambra". Come gli Ephrussi, anche i Camondo erano esponenti dell'alta società della Belle Époque parigina che da stimati collezionisti e filantropi divennero bersagli dell'antisemitismo. Grande amante della bellezza artistica, Moïse de Camondo volle creare la più grande collezione d'arte francese del Settecento con l'intento di lasciarla al figlio Nissim. Ma Nissim perderà la vita giovanissimo durante la Prima guerra mondiale, e Moïse destinerà alla sua stessa morte, nel 1935, sia la casa sia la collezione allo Stato francese. Da allora, il Musée Nissim de Camondo è rimasto Inalterato. Nel 2018 Edmund de Waal, che all'attività di ceramista e scrittore accosta da anni quella di curatore di mostre e installazioni, viene invitato dal museo a lavorare sugli archivi della famiglia - primo artista contemporaneo a ricevere tale privilegio. De Waal sente subito una perfetta sintonia e affinità con la sensibilità di Moïse, e gli scrive cinquantotto lettere che offrono spunti di riflessioni personali sul valore della memoria e della famiglia, sulla malinconia, sulle nature morte, sul passare del tempo. In queste sue lettere, de Waal ci consegna una meditazione su che cosa significhi ricostruire una storia familiare, su quali siano gli oggetti, quali i pezzi di un innumerevole archivio che scegliamo di volta in volta per lasciare memoria di noi. "Lettere a Camondo" è dunque il libro di un artista interessato e sensibile alla materialità delle cose, ma anche di uno scrittore discreto, quasi defilato dalla narrazione, che lascia che a parlarci siano le persone che non ci sono più e i loro oggetti, riportati in vita nella forma più intima di scrittura, quella epistolare. [www.biblioteche.leggeresrl.it] [comprimi]

Fonte: GOOGLE

Dettagli
Risorse esterne

Dettagli

Campo	Valore
Descrizione	Lettere a Camondo/ Edmund de Waal ; traduzione di Carlo Prosperi. - Torino : Bollati Boringhieri, c2021. - 190 p. : ill. ; 21 cm. - (Varianti)
Note	Tit. orig.: Letters to Camondo. - Bibliografia: p. 179-180
Collezione	[Fa parte di] Varianti [Bollati Boringhieri] [Vai al dettaglio]
Numeri	EAN: 9788833936796
Autori	De Waal, Edmund - [Responsabilità principale] - [Autore] Prosperi, Carlo - [Responsabilità secondaria] - [Traduttore]
Soggetto	Camondo (Famiglia) <Narrativa> Camondo, Moïse de e De Waal, Edmund - Corrispondenza - Ipotesi controfattuali <Narrativa>
Classificazione	823.92 - Letteratura narrativa inglese dal 2000 in poi
Thesauro	Camondo (Famiglia) <Narrativa> Camondo, Moïse de <Narrativa> Corrispondenza De Waal, Edmund <Narrativa> Ipotesi controfattuali <Narrativa>
Chiavi	Camondo (Famiglia) <Narrativa> Camondo, Moïse de <Narrativa>
Luogo di pubblicazione	Torino
Editore	Bollati Boringhieri
Paese	Italia
Lingua	Italiano
ID scheda	151239