Mio caro Neandertal

Torino : Bollati Boringhieri, 2018

Abstract/Sommario: I veri europei, gli autoctoni del nostro continente, sono i neandertaliani. Sono loro che si sono adattati al clima rigido della penisola europea durante le glaciazioni e che sono fioriti nel relativo tepore dei periodi interglaciali. I Sapiens - africani e tropicali - hanno a lungo evitato le nostre terre inospitali, dove sono approdati molto tardi. Eppure, Neandertal (Homo neanderthalensis) ha la fama del bruto; qualcuno ancora crede che fosse un «uomo delle caverne», un antenato ott ...; [leggi tutto] I veri europei, gli autoctoni del nostro continente, sono i neandertaliani. Sono loro che si sono adattati al clima rigido della penisola europea durante le glaciazioni e che sono fioriti nel relativo tepore dei periodi interglaciali. I Sapiens - africani e tropicali - hanno a lungo evitato le nostre terre inospitali, dove sono approdati molto tardi. Eppure, Neandertal (Homo neanderthalensis) ha la fama del bruto; qualcuno ancora crede che fosse un «uomo delle caverne», un antenato ottuso e animalesco dal quale ci saremmo in seguito evoluti noi, raffinati e longilinei. Niente di più sbagliato. La paleoantropologa Silvana Condemi e il giornalista scientifico François Savatier hanno scritto questo libro proprio per raccontarci in modo chiaro e semplice la sua storia. Com'era fatto dunque l'uomo di Neandertal? Che aspetto aveva? Come viveva? A queste domande, grazie al gran numero di fossili rinvenuti in un secolo e mezzo di scavi e grazie alle nuove tecniche di studio, oggi sappiamo dare risposte più precise. Sappiamo che i primi Neandertal vivevano già in Europa 300.000 anni fa, discendenti da una specie umana africana a sua volta antenata di Homo sapiens. Noi Sapiens moderni e i neandertaliani siamo dunque fratelli. Neandertal parlava, di certo mangiava molta carne, cacciava, viveva in clan dispersi su un enorme territorio tra Europa, Asia settentrionale e Medio Oriente. Era cannibale ma seppelliva i morti, almeno nel periodo tardivo; si prendeva cura degli infermi, fabbricava grandi quantità di strumenti litici, si vestiva e aveva un pensiero simbolico. Gli studi di genetica confermano che nel DNA degli europei di oggi c'è ancora tra l'1 e il 4% di DNA neandertaliano. Dunque, ci siamo incrociati. In altre parole, noi europei siamo, almeno in parte, i diretti discendenti di Neandertal. La repentina scomparsa dei neandertaliani, circa 35.000 anni fa, non è pertanto imputabile a un massacro. Più probabilmente è stata una fusione tra due popolazioni umane. Mio caro Neandertal, bentornato in famiglia. [comprimi]

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Descrizione	Mio caro Neandertal: trecentomila anni di storia dei nostri fratelli / Silvana Condemi e François Savatier ; illustrazioni di Benoit Clarys ; traduzione di Susanna Bourlot. - Torino : Bollati Boringhieri, 2018. - 211 p. : ill. ; 21 cm. - (Nuovi saggi ; 46)
Note	Tit. orig.: Neandertal, mon frère. 300.000 ans d'histoire de l'homme
Collezione	[Fa parte di] Nuovi saggi [Bollati Boringhieri] ; 46 [Vai al dettaglio]
Numeri	EAN: 9788833929477
Autori	Condemi, Silvana - [Responsabilità principale] - [Autore] Savatier, François - [Responsabilità alternativa] - [Autore] Bourlot, Susanna - [Responsabilità secondaria] - [Traduttore] Clarys, Benoit - [Responsabilità secondaria] - [Illustratore]
Soggetto	Uomo di Neandertal
Classificazione	569.986 - Uomo di Neanderthal
Thesauro	Uomo di Neandertal
Chiavi	Uomo di Neandertal
Luogo di pubblicazione	Torino
Editore	Bollati Boringhieri
Paese	Italia
Lingua	Italiano
ID scheda	153494