Qui il sentiero si perde

Milano : Adelphi, c2024

Abstract/Sommario: Esistono alcuni libri, scrisse una volta Leonardo Sciascia, che assomigliano alla felicità. L’isola del tesoro, Il conte di Montecristo, Kim, Michele Strogoff: chi di noi potrebbe dimenticare le ore trascorse fuori dal mondo, immersi in una di quelle letture che ci spalancavano universi di cui neanche immaginavamo l’esistenza? Ecco, inoltrandosi fra le pagine di questo libro, ogni lettore ancora in grado di meravigliarsi vivrà alcune di quelle ore incantate. Non importa se il nome dei ...; [leggi tutto] Esistono alcuni libri, scrisse una volta Leonardo Sciascia, che assomigliano alla felicità. L’isola del tesoro, Il conte di Montecristo, Kim, Michele Strogoff: chi di noi potrebbe dimenticare le ore trascorse fuori dal mondo, immersi in una di quelle letture che ci spalancavano universi di cui neanche immaginavamo l’esistenza? Ecco, inoltrandosi fra le pagine di questo libro, ogni lettore ancora in grado di meravigliarsi vivrà alcune di quelle ore incantate. Non importa se il nome dei due autori non gli dirà niente, perché grazie a loro verrà trascinato, insieme al misterioso protagonista – forse lo zar Alessandro I, il vincitore di Napoleone, che secondo una leggenda non sarebbe morto nel 1825, ma per altri quarant’anni avrebbe condotto una vita segreta di vagabondo, prima monaco, poi schiavo, cercatore d’oro, mendicante, discepolo di un Lama –, in un viaggio vertiginoso e senza fine. Dall’Ucraina al Caucaso, dagli splendori di Samarcanda e di Bukhara alle tende dei nomadi kirghisi, dai deserti della Persia alle pianure innevate della Siberia: quel «Far East» che fu a lungo il territorio stesso dell’Avventura. E come in ogni vero romanzo d’avventura, il lettore incontrerà la più straordinaria accozzaglia umana che si possa sognare: saltimbanchi, cacciatori di orsi, mercanti di pelli, ladri di cavalli, bari, assassini, zingari, ubriaconi, puttane, pellegrini, dervisci, sciamani – e naturalmente demoni. Ma il «desiderio troppo grande di solitudine» del protagonista lo condurrà insieme a lui fuori dalle carte geografiche e dalla galera del mondo, là dove «il sentiero si perde». E alla fine non potrà che chiudere queste pagine con un sentimento di profonda gratitudine verso quei due ignoti scrittori, per tutta la meraviglia che hanno saputo regalargli. [www.biblioteche.leggeresrl.it] [comprimi]

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Descrizione	Qui il sentiero si perde / Peské Marty ; traduzione di Daniele Petruccioli. - Milano : Adelphi, c2024. - 446 p. ; 22 cm. - (Biblioteca Adelphi ; 756)
Note	Tit. orig.: Ici le chemin se perd
Legami rimanenti	[Fa parte di] Biblioteca Adelphi [Adelphi] ; 756
Numeri	EAN: 9788845938719
Autori	Peské Marty - [Responsabilità principale] - [Autore] Petruccioli, Daniele - [Responsabilità secondaria] - [Traduttore]
Soggetto	Alessandro (Zar di Russia ; 1°) <Narrativa> Siberia <Narrativa>
Classificazione	843.914 - Letteratura narrativa francese dal 1945 in poi
Chiavi	Alessandro (Zar di Russia ; 1°) <Narrativa> Siberia <Narrativa>
Luogo di pubblicazione	Milano
Editore	Adelphi - [Editore]
ID scheda	157499