Risultati ricerca
Roma : Fazi, 2004
Abstract/Sommario: All'indomani di due decenni di fascismo e di una guerra mondiale, gran parte degli intellettuali europei aveva abbracciato posizioni anticapitaliste. Per contrastare il richiamo del comunismo e la crescita del peso elettorale dei partiti di sinistra, la CIA non risparmiò né uomini né mezzi finanziari dando il via a un'imponente campagna occulta che fece di alcuni fra i più illustri esponenti della libertà intellettuale dell'Occidente meri strumenti del governo americano. Grazie a docum ...; [Leggi tutto...]
Marghera : Osservatorio veneto, [2002?]
Milano : Centauria, 2016
Abstract/Sommario: La notte del 10 maggio 1933, le strade e le piazze tedesche sono illuminate da grandi falò di libri di Marx, Mann, Brecht, Hemingway e molti altri autori che il regime hitleriano condanna come esempi di una cultura decadente e corrotta. Nell'ombra, intanto, si compie un altro misfatto: i nazisti s'impadroniscono di migliaia di biblioteche e rubano sistematicamente milioni di volumi, in gran parte di proprietà di ebrei in fuga dal Paese o avviati ai campi di sterminio. Alcuni riuscirann ...; [Leggi tutto...]
Milano : Sylvestre Bonnard, c2003
Abstract/Sommario: Fra il 1933 e il 1945 i nazisti distrussero sistematicamente cento milioni di libri in tutta l'Europa occupata, commettendo un crimine inestricabilmente legato allo sterminio di sei milioni di ebrei: nel dare alle fiamme intere biblioteche e censurando ogni pubblicazione "nemica" dei tedeschi, si voleva estirpare qualsiasi traccia di cultura ebraica sul continente. Il volume illustra le politiche censorie dei nazisti, narra le vicende della celebre biblioteca del ghetto di Vilna, descr ...; [Leggi tutto...]
Milano : Franco Angeli, c2012
Abstract/Sommario: Come sintetizza il volume, la cultura è capace non solo di creare economia e coesione sociale, ma anche di offrire un senso di benessere, quel senso di felicità che i governi cominciano a porre tra gli obiettivi primari da raggiungere. Esaminando le analogie che possono esistere fra il sistema ambientale e quello culturale, il tema della "sostenibilità culturale" fa intravedere la possibilità di un'"economia del simbolico", dove i piani strategici culturali diventano uno strumento indi ...; [Leggi tutto...]
[Narni] : Gran Via, 2018
Abstract/Sommario: Italia 1945: il Congresso degli Scrittori Fascisti, voluto dalla Repubblica di Salò, si tenne nell'aprile di quell'anno a Pinerolo, ma dei tre giorni previsti ne durò soltanto uno. Trent'anni dopo, quattro scrittori futuristi sopravvissuti a quell'evento sono chiamati a ricordare. Tra lucida ironia e disincanto, ripercorrono la parabola di un movimento che avrebbe dovuto rappresentare l'arte del fascismo al potere e sprofondò con esso, e rievocano la figura di Luca Borrello, autore min ...; [Leggi tutto...]
Bologna : Il Mulino, 2003
Abstract/Sommario: L'originale ricerca qui presentata studia un fenomeno che ha accomunato i regimi fascisti rappresentando uno strumento importante di organizzazione del consenso: la ripresa delle feste popolari legate in particolare alle tradizioni locali. L'autore ferma l'attenzione su una vasta produzione pubblicistica che prepara la rinascita folkloristica, poi sulla reinvenzione della festa popolare operata dal Dopolavoro che si intreccia con l'opera di promozione turistica dei centri periferici. I ...; [Leggi tutto...]
Roma ; Bari : Laterza, 2014
Abstract/Sommario: L'Italia sembra non rendersene conto: tutte le statistiche ci ricordano il basso livello di competenze degli studenti e della popolazione adulta, lo scarso numero di laureati e diplomati che il nostrono invecchiato e gracile sistema produttivo non è capace di assorbire, la debole partecipazione dei nostri concittadini alla vita culturale. Un paese povero di risorse materiali e in ritardo dovrebbe investire in formazione più degli altri paesi. Invece continua a non avere una politica de ...; [Leggi tutto...]
Bologna : Il Mulino, 2016
Abstract/Sommario: Nel tratteggiare l'universo culturale fascista questo libro segue tre direttrici: la politica culturale del regime, la condizione delle diverse arti e discipline, l'ideologia che contrassegnò lo stato totalitario. Guardando alla politica culturale messa in atto dal partito e dal governo fascista l'autrice individua le scelte della classe dirigente al potere in Italia dal 1922 al 1945; concentrandosi sugli intellettuali e sugli artisti chiarisce la portata del contributo da essi fornito ...; [Leggi tutto...]
Roma ; Bari : Laterza, 1982
Abstract/Sommario: "Il tratto distintivo di George Mosse era la raffinata cultura storiografica e la capacità di non invaghirsi affatto di quel magma torbido e multiforme che fu il lungo fiume della cultura di destra di epoca Guglielmina e weimariana. Mosse non si lasciava infatuare dal cosiddetto slancio 'anti-borghese' di tale cultura. Non smise mai di indagarla, per farne risaltare le implicazioni razzistiche e maschilistiche, sempre risorgenti sotto i più vari travestimenti". (Luciano Canfora) George ...; [Leggi tutto...]