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Roma : [s. n.], 1975 (Roma : Nova AGEP)
Milano : Sperling & Kupfer, c2004
Abstract/Sommario: All'inizio di questa storia c'è un giovane sardo, solitario e ribelle: Andrea Scano. Negli anni Trenta, su una piccola barca a vela, scappa dal paese natale, Santa Teresa, in Gallura. La meta è la Corsica che sembra promettergli una vita diversa, la libertà, un po' di fortuna. Dalla Francia, Andrea va in Spagna, arruolato nelle Brigate internazionali. Di lì passerà al confino di Ventotene, alla guerra civile a Genova e sull'Appennino ligure e infine alla vittoria del 25 aprile 1945. È ...; [Leggi tutto...]
Milano : Sperling & Kupfer, 2006
Abstract/Sommario: Prigionieri del silenzio, ma anche dei gulag e delle carceri politiche del maresciallo Tito, in Jugoslavia. Le vittime erano tutti comunisti, come chi li imprigionava e li vessava. Giampaolo Pansa ricostruisce la vita di uno di loro con puntiglio e partecipazione. Emblematica e nello stesso tempo tragica, la storia del sardo Andrea Scano ricalca quella di molti uomini generosi che, come lui, si batterono contro il fascismo e il nazismo ma, dopo la Liberazione, furono colpiti con durezz ...; [Leggi tutto...]
Milano : A. Mondadori, 1998
Treviso : Editing, c2009
Abstract/Sommario: Germania: campo di prigionia di Treuenbrietzen. Il 21 aprile 1945 verso le ore 18, un improvviso rumore di mezzi corazzati dà ai deportati italiani che vi sono detenuti la sensazione che la fine della loro lunga sofferenza sia ormai prossima. I nostri soldati, catturati dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943 e trasferiti nel cuore del reich per essere sfruttati come schiavi, vengono liberati dai russi. I sovietici raccomandano loro di non lasciare il campo. La zona è ancora pericolosa. O ...; [Leggi tutto...]
Treviso : Editrice storica, 2013
Abstract/Sommario: Germania: campo di prigionia di Treuenbrietzen. Il 21 aprile 1945 verso le ore 18, un improvviso rumore di mezzi corazzati dà ai deportati italiani che vi sono detenuti la sensazione che la fine della loro lunga sofferenza sia ormai prossima. I nostri soldati, catturati dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943 e trasferiti nel cuore del reich per essere sfruttati come schiavi, vengono liberati dai russi. I sovietici raccomandano loro di non lasciare il campo. La zona è ancora pericolosa. O ...; [Leggi tutto...]
Venezia : Editoria universitaria, c1997